“…O sito amabile, e ridente, disse Rosana, ò prati fioriti, ò fiume placido, ò aria salubre, ò Brenta delitiosa, da nobili edifitji coronata, come Regina degl’altri fiumi.”
Testi, illustrazioni e impaginazione dell’autore
176 pagine a colori
Formato 16,3x23,5 cm
Non un libro di storia, non una guida ai monumenti, ma qualcosa di diverso: un modo nuovo di avvicinarsi e scoprire Venezia, la sua civiltà millenaria, i suoi dedali, le sue feste.
Un approccio divertente e serissimo allo stesso tempo per conoscere questa città unica, riuscita a sopravvivere per più di mille anni senza conoscere dominazioni straniere, i suoi splendidi monumenti e la loro simbologia, le sue feste tradizionali.
Ecco allora il Doge, importantissimo ma dal potere limitato, il Consiglio dei Dieci ma anche le origini della città dopo le invasioni barbariche, l’evoluzione delle pavimentazioni, come riconoscere un palazzo dalle finestre, la gondola, le barche tipiche, l’Arsenale e il Bucintoro.
Ecco allora le feste tradizionali con la loro storia e il loro spirito originario che talvolta si è perso col tempo.
Il tutto condito da 90 fotografie, 28 schemi e 124 tra disegni e illustrazioni, nonché da un testo accattivante e rigoroso.
Un libro di oggi che parla anche di ieri alle generazioni di domani.
CONTENUTI DEL VOLUME
DALL’INTRODUZIONE: DUE PAROLE SU QUESTO LIBRO
A Venezia ci sono nato, ci ho vissuto e ci vivo, ho consumato centinaia di suole di scarpe nel girarla in lungo e in largo per campi e campielli, calli e callette, ho letto libri di ogni genere ed alcuni li ho anche scritti. Eppure, nonostante ciò, questa città continua a sorprendermi, continua a svelarmi in ogni momento nuovi tesori nascosti tra chiese e palazzi, nuovi fatti celati tra le pieghe della sua storia.
Basterebbe una vita per conoscerla? Probabilmente no, ma ci accontentiamo di quanto possiamo fare, perché solo conoscendola, questo miracolo di città che ha attraversato i secoli senza mai essere né invasa, né distrutta, potrà sopravvivere. E se questa affermazione vale per tutti, vale ancora di più per le nuove generazioni, per voi, ragazzi: ed è una responsabilità non da poco!
C’è chi ha paragonato Venezia ad un pesce, ed in effetti, se vista dall’alto, la suo forma lo ricorda. Io però direi che è più simile ad una cipolla. Una cipolla? Sì, una cipolla! Vi è mai capitato di sbucciarne una? Se togliete uno strato, ne trovate un altro e poi un altro e un altro ancora. Anche Venezia è fatta così: se la conoscete un po’, provate a scavare e troverete nuove cose che vi porteranno ad altre nuove cose e ad altre e ad altre ancora, solo che, mentre le cipolle ad un certo punto finiscono, con Venezia si può continuare all’infinito. Ed è proprio in base a questi ragionamenti che mi è venuta l’idea di fare questo libro, che altro non è se non il primo strato della nostra profumata cipolla, un punto di partenza per proseguire, scavare, addentrarsi sempre più in questo mondo delle meraviglie.
Ho pertanto pensato di creare qualcosa di allegro e serioso allo stesso tempo, qualcosa che non fosse né un libro di storia, né tantomeno una guida turistica, ma qualcosa di diverso, un amico che ti racconta la città, certamente con la sua storia e i suoi principali monumenti, ma anche con fatti curiosi e divertenti, con le sue feste e i suoi splendori.
Il tutto condito da fotografie e, soprattutto, disegni, disegni buffi e divertenti ma non per questo banali: ogni abito è frutto di ricerca, ricavato da dipinti o incisioni, per non barare mai, per avvicinarvi in modo semplice a quella che era la realtà, per darvi uno spunto di partenza.
Come ho detto, non c’è tutto - e non potrebbe nemmeno esserci - e sicuramente qualcuno di voi dirà che manca questo o manca quello, ma lo scopo di questo libro non è enciclopedico, bensì di far comprendere questa città, capire come oltre mille anni di storia si sono sovrapposti creando monumenti e opere d’arte con un’armonia incredibile, come ha funzionato una civiltà tra le più moderne e complesse che il mondo occidentale abbia mai avuto.
Ecco quindi una panoramica sulle origini, sulle calli e i canali, sulle pavimentazioni; ecco il doge e le magistrature più importanti; ecco il Palazzo Ducale e il Ponte di Rialto, Piazza San Marco e le Chiese più famose, l’Arsenale e le Scuole grandi e piccole, il tutto per capire e per apprezzare meglio quello che ci circonda. Ecco allora le navi e le barche che hanno fatto grande Venezia, prime fra tutte la galee e il Bucintoro, ecco le famose feste tradizionali che esistono tuttora, sì con la loro storia e le loro origini, ma soprattutto con la loro essenza, per poterle comprendere e quindi viverle e tramandarle.
Già, viverle e tramandarle, perché siete voi che avete in mano il futuro, spetta a voi l’importante e difficile compito di amare e far amare questa Città, spetta a voi far sì che il tutto non venga dimenticato, che quello che si vede abbia un significato, che quello che si vive continui un’antica tradizione.
A questo punto cos’altro dire?
Solo due piccole, semplici parole: buona lettura!
Ingrandire con un click
Le origini
Dalle prime insule all’espansione della città, dai campi coltivati o dalla terra battuta alla pavimentazione in cotto fino ai “masegni”.
L’evoluzione
I Sestieri, Calli, Campi e Campielli, il mistero dei numeri civici e molto altro sull’aspetto urbanistico della città
Chi guidava Venezia
Un excursus semplice ma puntuale sulle maggiori magistrature che rendevano Venezia una città efficiente e all’avanguardia: il Doge, il Consiglio dei X, i Procuratori, il Senato, il Capitano da Mar ecc.
Chi era il Doge, come viveva e come veniva eletto, con schemi e disegni esplicativi.
Le feste tradizionali
Feste di ringraziamento come il Redentore o la Madonna della Salute, feste sportive come le Regate, feste solenni come San Marco o la Sensa, con la loro storia e le curiosità
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