“…O sito amabile, e ridente, disse Rosana, ò prati fioriti, ò fiume placido, ò aria salubre, ò Brenta delitiosa, da nobili edifitji coronata, come Regina degl’altri fiumi.”
Testi, illustrazioni e impaginazione dell’autore
144 pagine a colori
Formato 16,3x23,5 cm
Dopo “Ti presento Venezia…” e “Ti presento Verona…” la collana continua con “Ti presento Padova…” dedicato all’antica città in cui predicò e visse sant’Antonio, dove sorse una delle più antiche Università del mondo occidentale nella quale insegnarono personaggi insigni come Galileo Galilei o si laureò la prima donna nel mondo.
Come per gli altri volumi della collana, anche in questo ho cercato di integrare il testo - semplice, scorrevole, a volte quasi complice con il lettore, ma mai banale nei contenuti - con illustrazioni ad hoc, per lo più ricavate da dipinti o ritratti più o meno celebri per fornire in modo “leggero” informazioni sempre precise.
“Ti presento Padova…” è un viaggio nel tempo attraverso i personaggi e l’arte che hanno plasmato questa città tutt’oggi ancora assai viva, con i suoi monumenti, le sue antiche tradizioni, le leggende e le curiosità.
Come non mi stancherò mai di ripetere, “Ti presento Padova…” non è un libro di storia, non è una guida turistica né un libro d’arte, bensì un compendio di tutto ciò per scoprire e comprendere meglio questa città, apprezzarne ciò che i secoli passati ci hanno lasciato, e magari - perché no? - vederla con occhi differenti.
Dai Mammut a Patavium
Dai primordi preistorici
alla città romana tra guerre, commerci e ricchezza.
CONTENUTI DEL VOLUME
da Padova”
Tutti i disegni sono ricavati da antiche stampe o dipinti
Sant’Antonio da Padova
DALL’INTRODUZIONE: TRA SANTI E DOTTORI
Non è facile parlare di Padova. Non è facile perché la sua storia può essere complicata o lineare, secondo come la si legge; non è facile perché ad ogni momento, ad ogni passo ti imbatti in qualcosa di importante per non dire stupefacente: basta entrare in quella chiesetta dall’aspetto quasi anonimo che troviamo non lontano dalla stazione ferroviaria per rimanere abbagliati dalla bellezza infinita degli affreschi di Giotto; basta entrare in quella basilica che tutti chiamano semplicemente “il Santo” per sentire quanto può essere forte la fede per un personaggio eccezionale vissuto otto secoli fa; basta girare nei pressi del Palazzo del Bo agli inizi di novembre per lasciarsi coinvolgere dalla gioiosa vitalità degli studenti.
Sì, perché Padova è ancora una città viva come lo è sempre stata, con l’Università che le dà lustro, che ci dà lustro da secoli tanto che ormai è entrata nello spirito comune per definire gli abitanti di questa città, come recita anche l’antica filastrocca: “Venessiani gran siòri, Padovani gran dotòri, Veronesi tuti màti…” e così via.
Padova mi è sempre piaciuta, con le sue stradine medievali ricche di portici, i suoi scorci sui canali, i suoi palazzi e le sue chiese, ricca di una bellezza quasi segreta, che sta a noi scoprire ed assaporare un po’ alla volta.
L’imponente Palazzo della Ragione oggi sembra quasi una quinta posta lì a far da sfondo alle animate piazze del mercato, quella delle Erbe e quella della Frutta, ma se lo guardiamo da un altro punto di vista, lo possiamo ammirare come un antico edificio medievale che, quasi per miracolo, è giunto pressoché intatto fino a noi; se entriamo nell’Orto Botanico, con i suoi modernissimi padiglioni, forse non ci rendiamo conto che quel luogo così unico è lì da cinquecento anni ed è il primo in assoluto di un’infinità di luoghi simili che, a sua imitazione, sono poi sorti in giro per l’Europa; se restiamo ammaliati dall’elegantissima concezione di Prato della Valle con il suo doppio giro di statue e la vediamo piena di bancarelle magari per la festa
Ingrandire con un click
di sant’Antonio o per il mercatino dell’antiquariato, forse non ci rendiamo conto che in quel luogo il mercato e le feste si sono tenute fin dai tempi più remoti.
Ed è proprio per tutto ciò che ho pensato di scrivere questo libro che, come per i precedenti “Ti presento Venezia…” e “Ti presento Verona…”, non vuole essere un testo di storia né tantomeno una guida turistica, ma qualcosa di nuovo, qualcosa che permetta a chi legge di cogliere l’essenza della città, di comprenderne l’evoluzione nei secoli, di scoprire il perché di molti monumenti, di apprezzare il valore dei personaggi che, nel bene o nel male, hanno contribuito a crearla.
C’è un detto che definisce Padova la “città dei senza” - la basilica col santo senza nome (il Santo ossia sant’Antonio da Padova), il prato senza erba (Prato della Valle, una piazza per lo più pavimentata), il caffé senza porte (il Caffé Pedrocchi che a suo tempo era aperto giorno e notte) - ma potrei dire che è invece la “città dei con”: con un Santo che è uno dei più amati nel mondo intero, con un’Università tra le più antiche e prestigiose d’Europa, con uno dei cicli pittorici più belli che mano umana abbia mai prodotto.
Io ho cercato di creare una sintesi di tutto ciò in modo semplice e se possibile allegro, il che non significa banale, anzi! Ogni notizia infatti è stata verificata ed ogni disegno è stato ricavato da dipinti, incisioni o miniature in modo da risultare il più possibile fedele a ciò che doveva essere l’originale.
Questo libro tuttavia non ha la pretesa di essere esaustivo, ma solo un buon punto di partenza per incuriosire, uno spunto per prendere in mano altri testi assai più completi e approfondire, per imparare ad apprezzare e, perché no?, ad amare ancora di più questa interessantissima e simpatica città.
Paolo Mameli
Dal dominio veneziano ad oggi
Quattro secoli di splendore, la caduta con Napoleone, la dominazione austriaca, le guerre e la rinascita.
Dalla festa di sant’Antonio a quella della Madonna dei Noli, alle incredibili e allegre Feste delle Matricole.
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